Istrana, 26 ottobre 2018 – La giuria della 19^ edizione, formata da Umberto Curi, Marco Segato e Alessandro Cinquegrani, assegnano il premio Fiaticorti come miglior cortometraggio a Zona del regista iraniano Toofan Nahan Ghodrati. Un film che la giuria definisce coraggioso e compatto che racconta l'Iran di oggi attraverso le vicende di un uomo che perde sé stesso al punto da diventare nemico dei suoi cari. Il regista conduce la narrazione in modo essenziale e convincente supportato dall'ottima recitazione degli attori e da una fotografia che illumina il viaggio del protagonista con un taglio realistico e contemporaneamente poetico.
Il premio per la migliore interpretazione viene assegnato all’attore italiano Roberto Citran in “Môn clochard” di Gian Marco Pezzoli (Italia). L’attore di origini padovane, Roberto Citran interpreta un personaggio complesso, né rozzo né insensibile, discreto ma orribilmente colpevole, e lo fa quasi senza parole, cesellando i silenzi e i gesti quotidiani con la forza di un’interpretazione asciutta e intensa, che lo mantiene costantemente in bilico sul crinale stretto tra banalità e abominio.
Il Premio FiatiVeneti per il migliore corto della sezione speciale, dedicata al territorio in cui si svolge il festival, viene conferito a Dimitri Feltrin con il cortometraggio “Asfalto#1 – Pensare metà”. Dimitri Feltrin, regista trevigiano, viene premiato per la forza del racconto e per l'urgenza stilistica e narrativa con cui fotografa il territorio veneto. Le vicende personali dei protagonisti si scontrano con la costruzione di una grande opera pubblica che sbilancia un equilibrio personale e lavorativo costruito nel tempo con fatica e determinazione. La prima parte di un progetto coraggioso e necessario che la giuria confida abbia ulteriori sviluppi.
Tra le opere con un taglio che si avvicina alla commedia la giuria assegna il Premio Fiaticomici a Axel Courtière con “Belle à croquer” (Francia). Si tratta di un'opera coraggiosa e originale, rivolta ad esplorare in profondità le potenzialità del linguaggio cinematografico, sostenuta da un'efficace ironia. La ricerca cromatica, l'innovazione stilistica, non sono mai espressione di un virtuosismo fine a sé stesso, ma corrispondono piuttosto al proposito di valorizzare pienamente le peculiarità del racconto cinematografico. Notevole è anche il tentativo di ricondurre l'opera nel solco di alcune tendenze di avanguardia dell'arte contemporanea.
Umberto Curi, presidente di giuria di Fiaticorti 19 commenta così l’edizione appena conclusa: «ciò che mi ha colpito è l’emergere, seppur con stili narrativi differenti, di due nuclei tematici. Il rapporto tra genitori e figli, difficile, tempestoso, che giunge ad assumere forme anche di esasperata violenza; questa rottura della relazione primaria della parentela, quella tra padre e figlio, è un tema ricorrente nelle opere di questa edizione di Fiaticorti e lascia pensare se non si tratti di una vera e propria crisi generazionale di figli che non si riconoscono più nei padri e di padri che non riescono ad essere tali. L’altro nucleo interessante è stata la tematica dell’immigrazione in cui è emersa una sensibilità nel cogliere le peculiarità delle persone che giungono nel nostro paese, non solo migranti nel senso indifferenziato, ma persone, esseri umani, con le loro problematiche e le loro culture».
La giuria popolare che ha visto protagoniste le associazioni del territorio e persone appassionate di cinema ha scelto di premiare il film spagnolo El niño que quería volar di Jorge Muriel. Hanno partecipato: Quinto Spazio Giovani, Treviso Incoming, Cineforum Gagliardi, Marathon in the Camp, Team Potter, Associazione La Greppia, Mission Onlus, Reservoir short dogs, Aristide Della Fincha & D'Artefatti, Roberta Mariot, Carolina Cavallin, Stefano Ferello, Federica Favero, Frank Francesco Baruffi & Eros Parisotto, Emanuela Rosti, Roberto Parise, Piermario Chiarellotto, Michele Buba Bonasia & Francesco Bacchion.
La serata di premiazione chiude la rassegna e il Festival Fiaticorti numero diciannove che durante tutto il mese di ottobre ha portato in città le proiezioni di 23 cortometraggi internazionali animando 4 serate svoltesi presso Cà Celsi, coronate dalla cerimonia di premiazione all’interno del Cinema teatro dell’Aeroporto militare di Istrana, che per l’occasione, come accade ormai da diversi anni, ha aperto le sue porte ai cittadini e vive l’evento insieme alla città come conferma il Comandante del 51 Stormo Colonnello Massimiliano Pasqua: «ospitare la finale della diciannovesima edizione del festival Fiaticorti significa innanzitutto continuare con quella che da qualche anno è una piacevolissima ricorrenza. Questa collaborazione con il Comune di Istrana sottolinea ancora una volta come sia solido e forte il rapporto di amicizia tra l'aeroporto di Istrana, le Istituzioni locali, le realtà associative ed imprenditoriali della marca trevigiana ed i cittadini, sempre attenti e vicini alle dinamiche del nostro Stormo».
Giunge al termine un'altra edizione di Fiaticorti, festival che ha ormai assunto una sua precisa identità e una sua riconoscibilità anche rispetto a manifestazioni simili, orgoglio per un paese come quello di Istrana che conta poco più di 9000 abitanti come dichiara Maria Grazia Gasparini, Sindaco del Comune di Istrana che supporta e organizza il festival: «ho visto crescere Fiaticorti dal suo esordio circa vent’anni fa. Nato dall’idea di un gruppo di giovani appassionati di cinema che hanno coltivato il sogno di farne un festival conosciuto a livello internazionale come è oggi. È un biglietto da visita per Istrana che ci restituisce spaccati di realtà e temi forti di attualità, è la nostra “finestra sul mondo”».
www.fiaticorti.it
I VINCITORI
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
Zona di Toofan Nahan Ghodrati – Iran, 2017
Un uomo è portato in tribunale a causa di una donna con cui ha una relazione che porta a una gravidanza. Per verificare le loro affermazioni prendono un test D.N.A dalla donna il quale rivela un grande segreto sulla sua vita ...
MIGLIOR INTERPRETE
Roberto Citran in “Môn clochard” di Gian Marco Pezzoli – Italia, 2018
Davide è un insegnante frustrato che vive con sua moglie e suo figlio in un tranquillo condominio di periferia. La sua routine quotidiana viene interrotta quando uno dei suoi vicini accoglie un senzatetto nel cortile dell'edificio. Tutti i residenti iniziano a prendersi cura di lui, poiché sembra riempire le loro vite di pura gioia, senza mai pronunciare una sola parola. Davide inizia a nutrire un profondo odio per l'uomo e cerca di liberarsi di lui, con scarsi risultati. Alla fine, quando il suo desiderio si avvererà, la scomparsa dell'uomo avrà effetti inaspettati.
PREMIO FIATICOMICI
Belle à croquer di Axel Courtière – Francia, 2017
Oscar Mongoût, un cannibal gourmet, brucia con amore per la vicina nel suo palazzo, la molto vegetale Miss Carrot. Questa passione sembra destinata a finire: è vegetariana e lui soffre di una fobia totale per le verdure. Le cose cambiano drasticamente la sera che lei lo invita a cena.
PREMIO FIATIVENETI
Asfalto#1 – Pensare metà di Dimitri Feltrin – Italia, Treviso
Asfalto # 01 è la storia intima di un evento pubblico. Il sito di costruzione stradale della Superstrada Pedemontana Veneta copre oltre 95 chilometri di campagna nelle province di Vicenza e Treviso. La famiglia Tonin, del paese di Riese Pio X, perderà la metà della sua fattoria, costruita con tanti sacrifici. La Pedemontana sta per attraversare la loro proprietà, cavalcando la storia e le emozioni contrastanti di questa famiglia.
PREMIO GIURIA POPOLARE
El niño que quería volar di Jorge Muriel – Spagna, 2018
Nella Madrid degli anni '80, Ivan, un bambino di cinque anni, si trova di fronte alla nascita di un nuovo fratello. Sua sorella è la preferita di papà, il neonato è il preferito di mamma. Quale posto occupa in questa nuova situazione? E se potesse volare e fuggire?
I CORTOMETRAGGI SELEZIONATI PER FIATICORTI 19
Cortometraggi internazionali
SILENT CAMPINE DI STEFFEN GEYPENS (BELGIO, 2017)
Durata 15"
Fiandre, dopo la prima guerra mondiale. Un ex-soldato traumatizzato e suo figlio vanno a caccia tutti i giorni per sopravvivere e prendersi cura della madre malata. Ogni giorno spinto al limite, fino al punto di non ritorno.
ANDERS DI REINOUT HELLENTHAL (OLANDA, 2017)
Durata 18”
Un ragazzo di 14 anni, Alex, sviluppa una stretta amicizia con il fidanzato della sorella maggiore e deve affrontare la profondità dei suoi sentimenti quando la coppia annuncia che si trasferiranno.
NIGHTSHADE DI SHADY EL-HAMUS (OLANDA, 2018)
Durata 14,30”
Tarik è un bambino di 11 anni che aiuta suo padre a trasportare immigrati clandestini nei Paesi Bassi. Quando si verifica un incidente, Tarik ha la possibilità di ottenere da lui il riconoscimento che ha sempre desiderato, ma a caro prezzo - la perdita della propria innocenza.
THE CONFESSION DI KANE GUGLIELMI (AUSTRALIA, 2018)
Durata 13”
Una storia di verità e happy endings.
BELLE À CROQUER DI AXEL COURTIÈRE (FRANCIA, 2017)
Durata 15”
Oscar Mongoût, un cannibal gourmet, brucia con amore per la vicina nel suo palazzo, la molto vegetale Miss Carrot. Questa passione sembra destinata a finire: è vegetariana e lui soffre di una fobia totale per le verdure. Le cose cambiano drasticamente la sera che lei lo invita a cena.
MÊME PAS MAL, PETIT ANIMAL DI JULIETTE KEMPF (FRANCIA, 2018)
Durata 20”
Marthe deve affrontare un dinosauro, editare uno sposo ed evitare i colpi. Perché oggi Simon ha compiuto 6 anni e ha deciso di organizzare la sua festa di compleanno. Ma Marthe è stanca...
EL NIÑO QUE QUERÍA VOLAR DI JORGE MURIEL (SPAGNA, 2018)
Durata 20”
Nella Madrid degli anni '80, Ivan, un bambino di cinque anni, si trova di fronte alla nascita di un nuovo fratello. Sua sorella è la preferita di papà, il neonato è il preferito di mamma. Quale posto occupa in questa nuova situazione? E se potesse volare e fuggire?
DEUX MAINS DI MICHAËL BAROCAS (FRANCIA, 2017)
Durata 4'
La vita di un uomo tra le sue mani e quelle intorno a lui.
LA CHASSE DI JEAN-PIERRE DUPUY (FRANCIA, 2017)
Durata 20”
Un giorno, nel novembre del 1973, un padre porta suo figlio di otto anni a cacciare per la prima volta.
SPECTRUM DI IGOR SADOVSKI (MOLDAVIA, 2018)
Durata 19”
Un tragico incidente, il marito è morto, la moglie, Eva, gravemente ferita, rimane in vita. Un capitolo chiuso, ma in realtà continua dopo una lunga degenza in ospedale. Vive in una casa deserta e fredda, specchi coperti che riflettono una desolante giornata, un giorno fatale, che non lascia spazio a una nuova vita. Gli specchi di casa diventano l'incubo di Eva, le sensazioni terrificanti che le trasmettono, non lasciano dubbi su qualcosa di irreale che infesta la casa.
IL VESTITO DA SPOSA DI RAFAEL FARINA ISSAS (BRASILE, 2017)
Durata 17”
Simona è una moglie e una madre laboriosa. Tra i lunghi turni di fabbrica, un marito disoccupato, un'adolescente e il suo fratellino, l'unico orgoglio e gioia sono la figlia Deborah e l'abito da sposa Simona sogna il desiderio di trasformarsi in un'ossessione ardente.
ZONA DI TOOFAN NAHAN GHODRATI (IRAN, 2017)
Durata 20”
Un uomo è portato in tribunale a causa di una donna con cui ha una relazione che porta a una gravidanza. Per verificare le loro affermazioni prendono un test D.N.A dalla donna il quale rivela un grande segreto sulla sua vita ...
Cortometraggi italiani
IL MONDIALE IN PIAZZA DI VITO PALMIERI (2018)
Durata 15”
La storia parte dall’esclusione della Nazionale Italiana ai mondiali di calcio 2018. Dopo la grande delusione un gruppo di persone organizza un mondiale parallelo da piazza, in cui l’Italia giocherà con altre nazionali composte da immigrati. Ma uno di questi “migranti” è nato in Italia e si sente, giustamente, italiano. Si deve trovare, dunque, una soluzione.
BISMILLAH DI ALESSANDRO GRANDE (2018)
Durata 14”
Samira è tunisina, ha 10 anni e vive illegalmente in Italia con suo padre e suo fratello che di anni ne ha 17. Una notte si troverà ad affrontare da sola un problema più grande di lei.
MON CLOCHARD DI GIAN MARCO PEZZOLI (2018)
Durata 15”
Davide è un insegnante frustrato che vive con sua moglie e suo figlio in un tranquillo condominio di periferia. La sua routine quotidiana viene interrotta quando uno dei suoi vicini accoglie un senzatetto nel cortile dell'edificio. Tutti i residenti iniziano a prendersi cura di lui, poiché sembra riempire le loro vite di pura gioia, senza mai pronunciare una sola parola. Davide inizia a nutrire un profondo odio per l'uomo e cerca di liberarsi di lui, con scarsi risultati. Alla fine, quando il suo desiderio si avvererà, la scomparsa dell'uomo avrà effetti inaspettati.
ACQUARIO DI LORENZO PUNTONI (2018)
Durata 15”
Due esseri umani, uno dei primi, il primo e l'ultimo, l'ultimo e drammatico passo del piano di un massacro..
PARRU PI TÍA DI GIUSEPPE CARLEO (2018)
Durata 14,30”
Annachiara vive nella periferia di Palermo con la sua famiglia. Vuole riconquistare il suo ex ragazzo. Sua nonna suggerisce che usi un rito antico che potrebbe salvare il destino del suo amore perduto.
83D STREET DI TANCREDI DI PAOLA (2018)
Durata 17”
Dopo aver commesso un errore sul lavoro, un agente di polizia deve accettare il suo destino quando viene accusato di omicidio.
È SOLO UN NASTRO CHE GIRA DI GIANLUCA ZONTA
(2017)
Durata 16”
Una donna in crisi trova in un bar particolare il mixtape che aveva realizzato un ragazzo innamorato di lei venticinque anni fa e che lei ha rifiutato. Come sarebbe stata fatta la sua vita se avesse fatto un'altra scelta? Spinta dal barista, che conosce l'origine del mixtape, decide di andare a cercarlo.
CIANO: A FISHERMAN'S TALE DI MARCO VITALE E ELENA GROSSO
Durata 13”
È la storia di una vita semplice, vissuta in acqua, vissuta per l'acqua. Ciano è un pescatore che ha vissuto tutta la sua vita a Burano, un'isola vicino a Venezia, pescando. Questa breve storia segue la realtà di un aereo in discesa in un mondo che cambia.
Cortometraggi veneti
ASFALTO#1 – PENSARE METÀ’ DI DIMITRI FELTRIN ( ITALIA, Treviso)
Durata 16”
Asfalto # 01 è la storia intima di un evento pubblico. Il sito di costruzione stradale della Superstrada Pedemontana Veneta copre oltre 95 chilometri di campagna nelle province di Vicenza e Treviso.La famiglia Tonin, del paese di Riese Pio X, perderà la metà della sua fattoria, costruita con tanti sacrifici. La Pedemontana sta per attraversare la loro proprietà, cavalcando la storia e le emozioni contrastanti di questa famiglia.
AFFOGARE DI MARCO BERTON SCAPINELLO (ITALIA, Rovigo 2018)
Durata 17”
"You make me sick" dice una donna al suo uomo al termine di una relazione qualunque. Prima però c'è stato l'amore. E la vita.E i desideri miserabili.Nostri e degli altri uomini e delle altre donne. Uno sguardo ci fa improvvisamente tornare indietro nel tempo, quando credevamo che fosse giusto amare e vivere secondo quello che ci dettava il cuore.
TERRE DI MEZZO DI MARIA CONTE – (ITALIA, 2018)
Durata 12”
I compiti preferiti di Sara per le vacanze estive sono quelli di crescere e prendersi cura di una piantina di pomodori. Ma la sua famiglia vive in un appartamento, quindi lo pianterà in un piccolo orto abusivo che i suoi nonni allevarono in una terra abbandonata tra città e campagna. Un giorno Sara, la mamma e la nonna vanno in giardino, ma trovano alcuni uomini che fanno piazza pulita. Silenziosamente e impotenti, se ne vanno.
LA STORIA DEL FESTIVAL
Fiaticorti vede la luce nel 2000 per volontà di un gruppo di ragazzi appartenenti al Progetto Giovani del Comune di Istrana (Treviso). L'anno di nascita della manifestazione non è casuale: nei primi anni del secondo millennio inizia la diffusione della telecamera digitale, innovativa perché permette di creare e montare video in casa, ma si va anche verso l'inesorabile declino delle cassette VHS, come testimoniano alcuni corti arrivati in questo formato durante l'edizione inaugurale del festival.
Il nome scelto per la manifestazione si riconduce a due spiegazioni: da un lato 'fiato corto' è l'effetto di uno sforzo fisico di breve durata (come sono brevi i corti), dall'altro, un film di durata massima 20 minuti può trasmettere allo spettatore emozioni forti, lasciandolo 'col fiato corto'.
Alla prima edizione partecipano ventisette lavori, provenienti da tutta Italia, numero destinato a crescere in modo progressivo ma rapido: nell'arco di quattro anni si raggiungono le 150 pellicole a festival. Con l'aumentare della quantità dei corti in concorso cresce anche la qualità (grazie anche al costante sviluppo della tecnologia) e, di conseguenza, l'interesse del pubblico appassionato del genere.
Inizialmente Fiaticorti era condensato in un'unica serata, quella delle premiazioni; dalla quarta edizione, invece, il format si arricchisce, portando la rassegna a svilupparsi nel corso di quattro tappe durante le quali vengono proposti i migliori lavori in corso.
Nel 2006 viene introdotta la sezione FiatiVeneti, per premiare i cortometraggi di autori veneti.
Nel 2010, anno del decennale, si inaugura presso il Centro Giovani di Istrana l'archivio Fiaticorti, una raccolta degli oltre mille lavori che negli anni hanno partecipato al festival.
Nel 2011 è l'anno in cui lo storico direttore artistico Gianni Billio passa il testimone a Bartolo Ayroldi Sagarriga (direttore artistico), Andrea Grespan e Simone Perotto, ma anche l'edizione di svolta: il festival conosce un notevole aumento della qualità dei film in concorso e un sensibile aumento dei partecipanti stranieri, provenienti soprattutto da Francia, Gran Bretagna, Romania, Spagna che porta la manifestazione a raggiungere un livello sempre più internazionale.
Fiaticorti è sorto sull'onda di un'opportunità nascente, girare video 'home made': una scelta lungimirante se si pensa a quanta strada è stata fatta in questa direzione (dai video girati con i telefoni cellulari al videogiornalismo partecipativo).
Ma l'identità del festival, che ricorda il cineforum degli anni Settanta, è sempre rimasta la stessa, fedele alla volontà di trasmettere la cultura e la passione per i cortometraggi, scegliendo di non affiancare eventi collaterali di diverso genere.
E' una manifestazione voluta, organizzata e pensata da un gruppo di giovani under 30, che si distingue tuttavia per la longevità: Fiaticorti è infatti il primo festival di cortometraggi della provincia di Treviso, tra i più vecchi del Veneto – nato in concomitanza con Circuito Off -, ed anche a livello nazionale.
Oggi in Italia i festival dedicati ai cortometraggi sono circa 200, e Fiaticorti in questo panorama è una delle manifestazioni più conosciute.
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